Vediamo insieme quali sono i risvolti psicologici di una gravidanza esito di pratiche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) e come fare per affrontarla al meglio.

Finalmente le Beta-hCG sono positive e anche il controllo ginecologico ha confermato che la gravidanza tanto desiderata è ben avviata!
Tutto è andato per il verso giusto, dopo tanta fatica e sofferenza l’obiettivo è raggiunto e tutto, ora, dovrebbe essere in discesa, solo gioia immensa, felicità, soddisfazione…
Ma è davvero sempre così?
Dal punto di vista medico, in molti casi, non c’è ragione di ritenere che una gravidanza da PMA, debba essere più a rischio di una gravidanza fisiologica. Certamente, però, è come se questa gestazione fosse più preziosa e, per questo, accompagnata da un maggiore carico di tensione.
Gravidanza, cambiamenti e paure
L’avvio di una gravidanza è un momento magico e, soprattutto per chi l’ha desiderata tanto, è motivo di profonda gioia e gratitudine. L’inizio di questa nuova avventura è anche un grande punto di svolta nella vita delle persone, porta con sé tanti cambiamenti che devono essere, in qualche modo, metabolizzati.
L’assunzione del nuovo ruolo di genitore e di una importante responsabilità per la nuova vita in arrivo, (per le donne) il corpo che cambia e sintomi poco piacevoli come nausea o stanchezza, esami e controlli medici, possono portare a cambiamenti nella propria quotidianità e favorire l’emergere di sentimenti contrastanti.

Ecco che, insieme a felicità e soddisfazione, si affaccia l’inadeguatezza, l’incertezza, l’ansia, la tensione e le paure possono diventare anche molto intense, soprattutto se abbiamo dovuto affrontare un percorso di fecondazione assistita faticoso, costellato da tanti fallimenti.
Il fatto di aver dovuto chiedere aiuto alla medicina per concepire potrebbe far nascere l’idea che il proprio corpo possa non essere in grado di portare a termine adeguatamente la gravidanza o il parto, o di far nascere un* figli* san*.
E’ come se i futuri genitori pensassero: “Ora che, dopo tanta fatica, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo non possiamo permetterci di fallire di nuovo!”.
La strategia del controllo per mitigare l’ansia
Una delle modalità che viene utilizzata, inconsapevolmente, per tenere a bada ansia e paure è l’ipercontrollo: chiedere accertamenti medici più frequenti e approfonditi, scansionare ossessiva il corpo per rilevare ogni minimo cambiamento, ricercare notizie e conferme attraverso fonti spesso poco autorevoli (ad esempio i social), e così via, fanno sprofondare nel “circolo vizioso del controllo” dove il controllo stesso diventa amplificatore di dubbi, ansie e stress, aumentando il malessere e risucchiando in una spirale che si autoalimenta.
La conseguenza di tutto questo malessere, alimentato dalla scarsa fiducia in sé, dalla paura che qualcosa possa andare storto, e dai tentativi di tenere tutto sotto controllo, può essere un forte senso di colpa e di vergogna per non riuscire ad essere pienamente felici come ci si aspettava, per non riuscire a godersi la gravidanza tanto desiderata come lo si era immaginato.

Come ritrovare un equilibrio
Se è vero che una dose di paura e ansia è fisiologica e denota l’importanza del momento che si sta vivendo, è altrettanto vero che, dopo il percorso tortuoso affrontato per diventare genitori, è importante poter vivere serenamente e con il giusto grado di spensieratezza questo tempo dell’ attesa.
Cosa fare allora?
Vediamo insieme alcune strategie che possono essere molto utili a mitigare il malessere e aumentare serenità e fiducia:
1. Accetta ciò che provi
Come abbiamo visto, è normale sperimentare emozioni diverse e anche molto contrastanti tra loro. Accettare e attraversare ciò che senti è l’unico modo per far scorrere via più velocemente le emozioni spiacevoli.
2. Sposta l’attenzione
Se ti accorgi che un pensiero persistente sta aumentando la tua ansia e non è né reale né utile in quel momento, prova a spostare la tua attenzione su altro: fai qualcosa di pratico, esci a fare una passeggiata, parlane con qualcuno. Ricorda che un pensiero è solo un pensiero e, se non lo trattieni, se ne va presto!
3. Impara a vivere nel presente
Utilizza strategie di respirazione, meditazione e mindfulness per rimanere nel qui e ora e imparare a lasciare andare paure, ansie, pensieri, per ritrovare calma e rilassamento.

4. Partecipa ad un valido percorso di accompagnamento alla nascita
Un buon percorso di accompagnamento alla nascita, il cosiddetto “corso preparto”, completo e che contempli anche una parte tenuta dallo psicologo, è fondamentare per rassicurarti, avere informazioni corrette, trovare supporto, condividere esperienze con il gruppo e dissipare timori e dubbi.
5. Chiedi aiuto a un professionista specializzato
Se sti rendi conto che ciò che stai provando è molto spiacevole e sta annebbiando la gioia e la soddisfazione di questo momento, è importante chiedere aiuto ad un professionista specializzato che ti aiuti a vivere questo momento con maggior serenità.
“Vai con fiducia nella direzione dei tuoi sogni. Vivi la vita che hai immaginato“
H. D. Thoreau